Architettura
utopistico-visionaria, narrativa, grafica, fumetti, storia
Corso – Laboratorio
condotto da Giacomo
Ricci
Letteratura
Disegnata è
diretto a tutti coloro che amano il disegno e la letteratura, in specie le
storie di avventura, e tutte le contaminazioni creative che si possono generare
tra l’uno e l’altra.
L’architettura utopistico-visionaria è sempre entrata
nella produzione delle IDEE che avevano come fine quello di cambiare il mondo e
renderlo migliore.
L’architettura moderna ha un suo nucleo di fondazione
nell’avanguardia utopistica dell’espressionismo tedesco e della sua produzione
grafico-visionaria. Interpreti fondamentali ne furono Bruno Taut, Hermann
Finsterlin, Walter Gropius, Hans Poelzig, Hans Scharoun e altri.
La produzione architettonico-visionaria della prima
avanguardia europea fa da sfondo alla contemporanea scenografia dei film più spettacolari
e sperimentali.
In questo ambito si inserisce anche la produzione del
fumetto contemporaneo più avanzato sotto il profilo sperimentale e rivoluzionario di autori di primo piano
come Jean Giraud (Moebius) e Hugo Pratt, definito il più importante disegnatore
di fumetti italiano (e non solo).
Proprio di Pratt è la definizione di Letteratura
Disegnata. Un’espressione che individua
un preciso campo di contaminazione-ibridazione. Sostiene, infatti, a questo
proposito Pratt di essere “un autore di letteratura disegnata” perché “disegno
la mia scrittura e scrivo i miei disegni”.
Questa sintetica definizione individua un territorio fondativo di formazione-evasione
dalle spire asfittiche della realtà
quotidiana e le sue angosce. Ma anche di
una strana area che precede la formazione scolastica di ognuno di noi in cui
segni e di-segni si confondono in un unico status espressivo. Così la figura
viene individuata da simboli semplici che il bambino crea, sistematizza e usa
come si trattasse dei segni di un alfabeto personale in cui ogni forma-stilema
(e il corrispondente oggetto del mondo reale) viene utilizzata come ogni segno
alfabetico nella parola. Il corpo di un pupazzo diventa parola composta da
segni elementari catalogati e fissati una volta per tutte: un cerchio per la
testa, un ricciolo per i capelli, due puntini per gli occhi, un rettangolo
tondeggiante per il busto, due cilindri per le game e due per le braccia, due
cerchi rigonfi per le mani e due altri, un po’ più grandi per i piedi. E tutto
il mondo espressivo torna a posto. Cioè tutto l’universo grafico si carica di
senso e riempie tutto il mondo esistente. E l’immaginazione del bambino prende
corpo, s’apre al mondo e al suo universo di senso.
Dunque scrivere i disegni e disegnare le parole, secondo
Pratt, significa riappropriarsi della propria sperimentazione immaginativa dei
primi anni di vita.
Il corso-laboratorio si propone come sperimentazione di
queste opportunità grafiche mescolate ai segni dell’architettura utopistica
dello spazio, offrendo una panoramica storico-ricostruttiva del fumetto, della
grafica rivoluzionaria dell’architettura delle avanguardie europee d’inizio
secolo e di fornire tutti gli strumenti, tradizionali e digitali, per la
costruzione del proprio linguaggio espressivo, narrativo che faccia uso del
fumetto, della grafica e, in generale,
del disegno di architettura utopistica.
I temi specifici che saranno affrontati in un ciclo
integrato di lezioni/esercitazioni in aula si articoleranno in tre parti:
a. Sceneggiatura (Fabula e struttura dinamica del racconto, sceneggiatur,
caratterizzazione dei personaggi.
b. Tecniche di disegno dell’architettura (prospettiva, dinamica dello schizzo
architettonico, dinamica dei volumi, nozioni di anatomia e tecniche di
inquadratura)
c. Tecniche e strategie di disegno digitale (scrivener, story mill, uso di excel
nella sceneggiatura, cad,3d modelling, tavoletta grafica, tecniche di fumetto
con Photoshop, colorazione e disegno)
Giacomo Ricci è stato professore universitario di
progettazione architettonica assistita dal computer presso l’Università degli
Studi “Federico II” di Napoli e dell’Università dell’Abruzzo di Chieti-Pescara.
Architetto, è disegnatore grafico e fumettista. Ha al suo attivo numerose
pubblicazioni di architettura e mostre di opere grafiche. E’ anche autore di
numerose opere di narrativa.
Bibliografia:
un catalogo sintetico delle opere grafiche di Giacomo
Ricci, edito da ArchigraficA, dal titolo Terre
di Utopia, progetti immaginari, storie, idee è reperibile in rete
all’indirizzo:
testi scientifici:
Giacomo Ricci, Frankestein
rigenerato. Discussione sulle macchine intelligenti e il loro uso in
architettura, Giannini, Napoli, 2007
Giacomo Ricci, Amalfi,
Furore, Ravello, Architettura del paesaggio costiero, Giannini, Napoli 2007
Giacomo Ricci, Itinerari
narrativi tra realtà e simulazione, La costruzione del Museo Virtuale del
Fiordo di Furore, Liguori, Napoli 2006
Giacomo Ricci, La
cattedrale del futuro, Bruno Taut 1914-1918, Officina, Roma, 1982
Giacomo Ricci, Hermann
Finsterlin, dal “gioco di stile” all’architettura “marsupiale”, Dedalo,
Bari, 1982
Giacomo Ricci, Casa, dolce casa, Clean, Napoli, 1988
Giacomo Ricci, La nascita
di Pollicinella, ArchigraficA Paperback,
Ha scritto, inoltre, i romanzi:
Pietre di fuoco, Neftasia editore, 2010
Lazzari, Medea edizioni, 2011
La luce nel
labirinto, uno speziale a Napoli nel primo Seicento, Archigrafica Paperback, 2012
La peste e il teatro, ArchigraficA paperback, 2013
Il sogno di
Jeronimus Bauknecht, viaggio in una città immaginaria, Giannini, Napoli, 2009
La maggior parte delle pubblicazioni citate e altre che in
questa sede si sono omesse sono rintracciabili all’indirizzo di academia.edu:
E’ fondatore della casa editrice ArchigraficA e della
collana ArchigraficA Paperback.
E’ responsabile del blog ArchigraficA edizioni, dove si
possono rintracciare numerosissimi suoi interventi e racconti
La prima parte di The
big adventure, ultimo fumetto che ha in corso di elaborazione, è rintracciabile all’indirizzo:
Ha esposto le sue opere grafiche
in numerose mostre.