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ebook di ArchigraficA

martedì 25 giugno 2013

Perchè amo gli ebook


Un lettore Kindle 


di Giacomo Ricci


Molti allievi mi chiedono se è possibile leggere il libro del corso (La luce nel labirinto. Uno speziale a Napoli nel primo Seicento) su carta.
La risposta è un no, deciso, intransigente da parte mia.
Il perché l’ho spiegato nei dettagli durante il corso. Provo a riassumerlo qui di seguito per gli “smemorati” e per quelli che, nei giorni di lezione, avevano altro più importante da fare che seguire le quattro “stroppole” azzeccate da uno sfigato professore di lungo corso come me.
Scusate il tono polemico ma io sono uno che ancora crede nel dialogo, nella discussione diretta, nella lezione ex cathedra, nelle domande degli allievi, nella crescita graduale dell’intelletto, nella sperimentazione verbale, nei monologhi e nei dialoghi e così via.
Dunque ho detto a suo tempo che il libro su carta, dal mio punto di vista, ha fatto il suo tempo. Per una serie di buoni motivi che qui elenco in sintesi così che possano restare impressi nella memoria.
E allora:
1.         Un ebook si distribuisce in tutto il mondo immediatamente, tramite rete, senza ricorrere a mezzi di trasporto che consumano benzina o gasolio, che inquinano l’aria con gas di scarico, anidride carbonica (responsabile dell’effetto serra e di tutta la merda che stiamo imparando a sorbirci), anidride solforosa e altre schifezze cancerogene come le micidiali polveri sottili. I libri su carta  ci mettono tempo ad andare da un posto all’altro, devo essere immagazzinati, rivenduti, spediti ecc. Pensate al tempo che ci vuole a un libro cartaceo per trasferirsi in Australia partendo da Napoli.
2.         Un ebook implica due soggetti fondamentali: l’autore del testo e il commercializzatore dell’ebook. Niente più intermediari e cioè: niente editori, niente distributori, niente librari, niente commessi. E’ un bel risparmio, o no? Dunque un ebook può costare fino a un quinto di quello che normalmente costava in versione cartacea. La luce nel Labirinto costa 4 euro a petto dei 18 - 20 che un editore avrebbe deciso. Un quinto.
3.         Un lettore di ebook, un aggeggio dedicato come un Kindle, può contenere fino a 1500 ebook. Cioè un’intera piccola biblioteca. Come quello di uno studente intelligente e preparato che ama leggere. Pensate a che cosa significa questo per i libri di testo, per i libri di biblioteca, per i libri di un intero corso di studi universitario?
4.         Un aggeggio come un Kindle costa poco: 79 euro, pari a un nono di un iphone. Tutti (o quasi) hanno un iphone, o comunque uno smartphone, dispositivi che costano certamente più di 300 euro, per chiacchierare e fare tutte quelle cazzate che racconta il pinguino che fa la pubblicità per una società di telecomunicazioni, rompendo le palle a più non posso.  Un aggeggio come un Kindle, se inserito in un programma editoriale di un’Università, farebbe risparmiare denari da capogiro in un anno alle famiglie degli studenti e farebbe risparmiare un casino allo Stato perché non dovrebbe mettere su carta  tutte le pubblicazioni di ricerca che il suo personale docente produce (o dovrebbe produrre).
5.         Un aggeggio come un Kindle permette una lettura ergonomicamente più sicura, migliore e di gran lunga più affidabile di un libro cartaceo. Andare a vedere le caratteristiche tecnologiche di un lettore ebook per convincersene.
6.         Un lettore come un Kindle consuma pochissimo. Si ricarica una volta al mese se viene usato intensivamente. Confrontalelo con uno smartphone che deve essere ricaricato almeno una volta al giorno.
7.         Un lettore come un Kindle usa una tecnologia particolare che è quella dell’e-ink che non ha nulla a che vedere con un LCD di un PC portatile. Lettura perfetta e gratificante. I caratteri si possono scalare e personalizzare, così l’interlinea. Pensate alle pubblicazioni economiche della Garzanti e i caratteri che fanno impazzire chi vede bene, figuratevi me che sono presbite e non vedo una mazza!
8.         In ogni caso possiamo leggere un ebook su PC utilizzando apposite applicazioni (gratuite) messe a disposizione dalle piattaforme come amazon.
9.         Un sistema di ebook permette a qualsiasi autore di essere conosciuto nel mondo intero – senza false mediazioni di editori o sedicenti tali – perché l’autore è direttamente l’editore di se stesso.  Il lettore una volta compresa la qualità di un autore può immediatamente avvertire gli altri delle sue opinioni, senza la mediazione (spesso falsa e prezzolata) di critici e giornalisti compiacenti.
10.    La prova di quanto affermo al punto 9 è la presenza numerosa di giovani autori italiani che sempre più si affacciano al mondo della scrittura e della lettura. Che rimane sempre un punto a  favore della crescita culturale delle giovani generazione e, più in generale,  di una nazione.

Trovo dunque tutto quello che è contenuto nel decalogo che precede come una grande stimolazione alla crescita culturale, al confronto, alla maturazione e al piacere della lettura.
E ditemi che ho torto.
Avete capito allora perché è importante avere un ebook come libro di testo e perché niente carta?
E non me lo chiedete più. Grazie.